BAMBINI NELL’INFERNO DELLA SCUOLA MATERNA DI POVEGLIANO VERONESE — Questa esperienza penso meriti di essere divulgata alla Comunità dei colleghi EMDR perché gli esiti che l’hanno contraddistinta sono stati veramente una fonte di stupore e, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la riprova dell’efficacia di questo potente strumento che è l’EMDR… L’Associazione è stata chiamata, come ormai sempre più spesso accade, dal Distretto 4 Ovest Veronese dell’Azienda Ulss 9 Scaligera.

della maestra prevalente di classe. Ma andiamo per ordine allo scopo di capire come l’Associazione si è mossa in questa delicatissima situazione con vittime piccolissime, i loro genitori e la Giustizia che procedeva nel fare il suo corso.

L’antefatto. Alcuni genitori non riuscivano a capacitarsi di comportamenti di evidente disagio che manifestavano i loro figli al primo anno di scuola materna, quando alla supplente che li aveva accolti nei primi mesi dell’inizio anno, è subentrata la maestra effettiva. Pianti disperati, comportamenti di regressioni a fasi precedenti caratterizzano il vissuto di alcuni bambini. Uno strazio che si ripeteva ogni giorno all’entrata dei cancelli della scuola materna da ottobre fino a quando la maestra non è stata sollevata dall’incarico. Di lei si sapeva che fosse un po' severa e di modi bruschi, ma l’età e gli anni di servizio la facevano pensare qualificata e competente nel suo ruolo.

Se nonché, alcuni bambini, come si accennava più sopra, al rientro dell’insegnante, hanno incominciato a comunicare ai genitori oltre a una florida e preoccupante sintomatologia, qualche parola, come “...botte…”, “...sgabuzzino buio…”, e i lividi riportati sulle braccia di una bimba in particolar modo, portata dal pediatra di riferimento, hanno motivato i genitori a segnalare e richiedere un intervento di verifica da parte dei carabinieri, i quali dopo alcuni mesi di indagini hanno confermato, posizionate le telecamere all’insaputa del personale didattico e non, i maltrattamenti subiti dai bambini e il clima di terrore nel quale i bambini di questa classe hanno vissuto fino a che le Forze dell’Ordine non sono intervenute procedendo all’arresto della maestra in oggetto.

Dopo le deposizioni, dopo le perizie psichiatriche, i legali delle famiglie hanno richiesto all’ULSS di riferimento che i bambini fossero seguiti per un percorso psicologico per rielaborare il trauma e a questo punto è intervenuta, sollecitata dal Dirigente, la nostra Associazione.

Grazie ai preziosi confronti con Caterina Paturzo, con la quale mi sono confrontata, cara amica e collega, conosciuta per la sua lunga esperienza sul campo e oggi parte del Comitato Direttivo per le Emergenze insieme a Paola Comito, Biancaluna Renzoni e Stefania Sacchezin, verso le quali serbo un tributo di gratitudine per il loro affiancamento e la presenza costante, insieme anche ad altre colleghe che negli anni si sono avvicendati come coordinatori nelle mie ormai svariate emergenze svolte in questi anni. Grazie quindi al contributo di molti e di chi mi ha preceduta, abbiamo portato a casa un bellissimo risultato.

Il team si è così organizzato: dott.ssa Elisabetta Burro, supervisore EMDR e Maria Grazia Leo practitioner EMDR come conduttrici e co-conduttrici intercambiabili, la dott.ssa Francesca Faustini tirocinante osservatrice mentre la scrivente presente in qualità di coordinatore.

Le prime difficoltà sono state su come muoversi in una situazione così tanto delicata. Le vittime di primo tipo, bimbi di 3-4 anni, i loro genitori e tutte le altre classi di bambini e gli altri genitori che in modo trasversale erano, seppur con minor tempo di esposizione, entrate in contatto con le discutibili modalità pedagogiche dell’insegnante, vittime di secondo tipo. Non solo, una scuola sotto shock, compreso il personale tutto, classificato come vittime di quarto tipo. Dalle colleghe maestre alle inservienti operatori vari che ad oggi sembra ne fossero all’oscuro. Come quindi procedere visto che la richiesta che ha attivato l’Associazione era esplicitata sui bambini delle famiglie che seguite dagli avvocati, avevano fatto richiesta?

Abbiamo pensato che la serata del CISO (Critical Incident Stress Orientation) potesse essere quel momento utile per capire e far capire l’importanza di allargare la possibilità di trattamento a più persone direttamente o indirettamente coinvolte. Nell’incontro psico-educativo si è soliti spiegare e normalizzare quali siano le reazioni da stress post-traumatico...

All’incontro erano presenti anche la collega dell’ULSS, Katia Tinazzi, elemento fondamentale e trait d’union tra ULSS e Associazione EMDR e alcune colleghe private che avevano già in carico i bambini. Dopo l’incontro ...

I risultati della IES, scala che misura l’impatto dell’evento – rivista (Impact of Event Scale Revised; IES-R) hanno evidenziato una fortissima attivazione, forte intrusività di immagini e ruminazione di pensieri e grande senso di colpa ...

Al termine del primo incontro, si è vista una sostanziale marcata differenza tra il gruppo rosso e quello multicolore ...

La cosa più straordinaria nel secondo e terzo incontro, la forza dinamica e coesiva che in modo rapido e strepitoso si è manifestata all’interno del gruppo ...